Pordenonese. Attivamente impegnato nel mondo culturale. Poeta, pittore, vincitore del premio di poesia Friuli Venezia Giulia per il 1977.

Attivo quindi sul piano culturale e sociale, direttore di un Circolo culturale; personalità poliedrica e di vivaci interessi eppure modesto e schivo.

La sua pittura. Di ampi spazi e di tono graffiante rende immediata la percezione del suo impegno politico e sociale.

Spesso nell’ animo suo di sensibile poeta prevale l’ impegno, la ricerca grafica di una espressività tridimensionale a rendere i forma compiuta ed incisiva la sofferenza dell’ individuo solo in una collettività ostile.Questa concezione culturale è resa palese nel “suicidio”, in quell’uomo che si rinchiude in bozzolo spietatamente lucente, che galleggia in uno spazio vuoto di comunicatività, che in un gesto di supremo egoismo firma l’angoscioso assetto sociale di una collettività ignara dell’ “io”. 

Una pittura, quella di Momi, che anche tecnicamente ribadisce il concetto della lotta esistenziale componendo le figure su piani diversi e creando così dei “mostri” sinuosi e contorti, animati da luci violente, beffardi e tragici richiami ad un mondo che ignora la poesia della vita.

Una pittura e una grafica tutta impegno, talora ironico, talvolta tragico, spesso illuminato dai lampi di una amara poesia di sapore kafkiano.

Un impegno artistico e sociale che non si esaurirà perché si nutre di sé stesso e dei germi più veri e profondi di una umanità travagliata ma pur sempre viva e pugnace.



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